



Indice delle informazioni sull'isola Palmaria:
- Storia
- Cosa vedere
- Dove dormire
- Dove mangiare e ristoranti
- Spiagge
- Trekking
- Gastronomia
- Feste
- Come arrivare e parcheggio
Tempo di lettura: 4 minuti.
L’isola Palmaria è posta davanti al promontorio di Portovenere, separata da uno stretto braccio di mare chiamato Le Bocche, punto più occidentale del Golfo dei Poeti. È l'isola più grande di tutta la Liguria con 1,89 km quadrati di area.
Forma un piccolo arcipelago con i vicini isolotti del Tino e del Tinetto. Dal 1997 è Patrimonio dell'umanità dell'Unesco.
Di forma triangolare, si può dividere in due parti: la zona visibile da Portovenere più dolce geograficamente, con spiagge di sassi; la zona verso il mare aperto invece, caratterizzata da alte falesie a picco sull'acqua.
Per la sua posizione strategica, venne militarizzata già in epoca napoleonica e sono molte le costruzioni difensive e di avvistamento come il Forte Cavour, la batteria Semaforo, il Forte Umberto I, la batteria Albini, bunker, postazioni d'artiglieria ormai in degrado e ricoperti dalla vegetazione.
La storia
L'isola Palmaria lega naturalmente la sua storia alla vicina Portovenere. Già colonizzata dai romani, fu conquistata dai Longobardi, quindi in epoca medievale fu possedimento dei Signori di Vezzano e per lungo tempo di Genova.
Proprio sull'isola nacque San Venerio intorno all'anno 560, probabilmente monaco del monastero benedettino di San Giovanni che qui sorgeva, oggi scomparso. Morì nel 610 nella vicina isola del Tino. È patrono del Golfo della Spezia.
Cosa vedere
Gran parte dell'isola Palmaria è zona militare e la sua importanza è testimoniata dai resti di fortificazioni tuttora esistenti, sparsi qua e là e raggiungibili a piedi seguendo percorsi trekking.
Qui si trovano infatti il Forte Umberto I, del 1887, ristrutturato, nei pressi del Terrizzo, a ovest, davanti allo scoglio dove sorge la Torre Scola.
Nella parte meridionale dell'isola, verso il Pozzale, a Punta dell’Isola, sono ancora presenti vecchie cave abbandonate di marmo portoro, di colore nero con screziature dorate.
Nella parte centrale si alzano invece il Forte Cavour o Forte Palmaria, del 1861, in stato di abbandono, e la Batteria del Semaforo, antica torre d'avvistamento poi usata dalla Marina Militare come semaforo per il controllo del traffico navale.
Dove dormire (aggiornato 2023)
Essendo in parte zona militare e praticamente disabitata, sono poche le possibilità di soggiornare all'isola Palmaria, con alcune strutture tra il Terrizzo e il Pozzale. Scopri dove
Dove mangiare (aggiornato 2023)
Allo stesso modo, limitati ma molto suggestivi i locali dove mangiare all'isola Palmaria: locanda Lorena, ristorante Pozzale, ristorante Il Gabbiano.
Le spiagge
La scontrosa natura ligure si rivela in parte anche sull'isola Palmaria, con la parte meridionale caratterizzata da scogliere a picco sul mare.
Le zone balneabili si trovano davanti al borgo di Portovenere, con la spiaggia di Punta Secco, formata da sassolini e ciottoli, con accanto uno stabilimento balneare, con un mare cristallino. Nella parte orientale, verso il Terrizzo, si trova Cala Fornace, caletta raggiungibile solo via mare e proseguento la spiaggia dei Gabbiani, chiusa però ai bagnanti per il movimento franoso sovrastante. Più a sud infine, la spiaggia del Pozzale, sempre raggiungibile solo via mare è molto suggestiva, con ciottoli e sassi levigati
Tutte le spiagge dell'isola Palmaria e le spiagge di Portovenere.
I sentieri trekking
L'isola Palmaria è percorsa da un sentiero ad anello che permette di visitarla completamente. Si tratta del sentiero 510, conosciuto anche come periplo della Palmaria, con due varianti: la 510C Pozzale–Grotta dei Colombi e la 510V che scende a Punta Mariella.
È presente anche un altro sentiero, il 511, detto Strada dei Condannati, che attraversa da nord a sud il centro dell'isola passando da Forte Cavour verso il Terrizzo.
Il tempo di percorrenza del giro dell'isola Palmaria è di circa 2 ore, ma a seconda dell'allenamento, può arrivare alle 3 ore ed è indicato dal CAI come escursionistico, con tratti in saliscendi anche ripidi. Viene svolto solitamente dalla località Terrizzo, salendo verso est (in direzione opposta a Portovenere) e permette di vedere la Fortezza Umberto I, la Torre Scola e le spiaggette della Cala della Fornace. Il percorso prosegue in discesa vero la spiaggia del Pozzale e la Grotta dei Colombi. Continuando decisi verso Portovenere, si incrocia il 511 e superato si arriva al Centro di Educazione Ambientale (C.E.A.). Da qui il sentiero si fa più impervio, in vista dalla chiesetta di San Pietro, prima di scendere verso la spiaggia del Gabbiano e quindi tornare al Terrizzo.
I sentieri trekking dell'Isola Palmaria.
Gastronomia
L'offerta di ristoranti è molto limitata alla Palmaria, ma è doveroso parlare in questa sezione del vino Parmaea, prodotto esclusivamente usando uve di uno dei pochissimi vigneti dell'isola, poco più di mezzo ettaro di terreno davanti a Portovenere, a 35-40 metri di altezza sul livello del mare, per una produzione di circa 1.200 bottiglie di vino bianco.
Le uve sono di tre tipi: Vermentino (60%), Albarola (20%) e Trebbiano (20%).
Feste
La festa più vicina all'isola Palmaria è quella di San Venerio il 13 settembre, patrono del Golfo della Spezia, monaco eremita che si stabilì sull'isola del Tino nel VII secolo.
Come arrivare
L'isola Palmaria può essere raggiunta solamente via mare, da Portovenere, La Spezia o Lerici, grazie al servizio regolare di battelli del Consorzio Navigazione Golfo dei Poeti, attivo solitamente da primavera inoltrata fino a fine ottobre,
L'altra possibilità è arrivare all'isola con il servizio effettuato dalla Cooperativa Barcaioli Portovenere, attivo tutto l'anno, dal Molo Doria di Portovenere.
Tutte le informazioni su ome arrivare all'isola Palmaria.